
08 Ott Sindrome dell intestino irritabile
Circa il 10-15% della popolazione adulta di tutto il mondo è affetta da sindrome dell’intestino irritabile o IBS (dall’inglese Irritable Bowel Syndrome), in Italia chiamata da sempre, ma impropriamente “colite”.
Sintomi:
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Gonfiore addominale
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Sensazione di tensione
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Stipsi o scariche frequenti
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Crampi e borbotigmi
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Difficoltà a perdere peso
Cos’è la “sindrome dell’intestino irritabile” (IBS) ?
Essa può essere definita come un disturbo cronico e ricorrente delle funzioni dell’apparato gastrointestinale. Essa interessa il colon e l’intestino tenue con alterazioni delle funzioni motorie, della sensibilità dolorosa e della secrezione di liquidi. Queste attività del tubo digerente (motilità, sensibilità e secrezione) sono regolate dal cervello. Questo può interagire in modo improprio e anomalo con l’intestino, ed è perciò che l’IBS viene spesso chiamata anche disturbo dell’asse cerebro-intestinale. Queste alterazioni possono produrre sintomi quali il dolore o lo sconforto addominale, il gonfiore addominale (sensazione di ripienezza di gas) e cambiamenti nelle funzioni intestinali quali diarrea e/o stitichezza.
Che influenza od effetti ha la dieta sull’IBS ??
Gli effetti della dieta e dell’alimentazione sull’IBS variano da persona a persona.
Va sottolineato che nessun alimento provoca l’IBS, ma alcuni cibi possono peggiorare i sintomi in persone particolari e predisposte.
Quando si sia instaurato un aumento della reattività dei muscoli intestinali e/o una aumentata sensibilità viscerale, come nell’IBS, tali da rispondere in modo eccessivo agli stimoli, anche il normale processo della digestione e non un cibo particolare, in certi momenti può aggravare i sintomi.
E’ noto che certi alimenti stimolano in generale reazioni intestinali, e nei soggetti con IBS un eccesso di questi cibi può peggiorare i sintomi. Ad esempio dei pasti troppo abbondanti o troppo ricchi di grassi, il caffè, la caffeina, l’alcol, possono provocare crampi addominali e diarrea. Ingerire in eccesso certi zuccheri che sono poco assorbiti dall’intestino, come il sorbitolo (utilizzato come dolcificante in molti cibi o dolciumi dietetici e in gomme da masticare e presente in natura nel miele e in alcuni frutti) può provocare crampi e diarrea. Mangiare in eccessiva quantità cibi che producono gas (fagioli, uva passa, ciambelle) può aumentare il contenuto gassoso intestinale in quanto l’IBS si può associare a gas e rigonfiamento. La cosa più curiosa è che i pazienti con IBS riferiscono che certi cibi creano problemi in certi giorni e non in altri, creano un senso di imprevedibilità, insicurezza e di contraddizione. Il consiglio è quello di tenere un diario alimentare per qualche settimana; in tal modo si possono identificare i cibi scatenanti i sintomi.
In certi individui l’intolleranza ad un particolare prodotto alimentare può essere collegato all’insorgenza dei sintomi. Un numero non trascurabile di persone non è in grado di digerire una discreta quantità di latte e latticini. La spiegazione è che nell’intestino di queste persone è totalmente assente o presente in quantità ridotta la lattasi, cioè l’enzima che scinde gli zuccheri del latte. Le persone con deficit di lattasi possono soffrire degli stessi sintomi dei soggetti con IBS quando assumono latte i latticini. Una volta definita questa situazione, la cura è quella di evitare o ridurre al massimo il latte ed i suoi derivati nella dieta.
Lo stesso peggioramento dei sintomi avviene nelle persone che sono intolleranti al fruttosio e il fatto si accentua quando si mangiano cibi che contengono fruttosio in eccesso di glucosio. Recentemente si è scoperto che l’assunzione di alcuni carboidrati poco assorbiti nell’intestino e che determinano la formazione di gas, scatenano i sintomi dell’IBS. Questi carboidrati sono chiamati FODMAPs (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides and Polyols). Questo gruppo di alimenti include frutta con fruttosio in eccesso di glucosio (mele e pere), alimenti con fruttani (cipolle, asparagi, carciofi, frumento), cibi che contengono raffinoso (lenticchie, cavoli),ed infine cibi contenenti sorbitolo (prugne, dolcificanti artificiali). Una dieta che elimini o riduca drasticamente tutti questi cibi può attenuare i sintomi dell’IBS.